mercoledì 22 ottobre 2008

UNA TRA 240MILA

Potevo io mancare l'appuntamento con la pre-influenza? Certo che no. E allora, insieme ad altri 240mila italiani, passo questi giorni a letto o sul divano, con la febbre, il raffreddore, il mal di gola e tutto il pacchetto virus.

Ma, cosa positiva, posso finalmente guardare tutti quei film che man mano si sono impilati sulla scrivania o elencati in agenda o in coda sul ciuchino... ;)

L'amore non va in vacanza. A parte che non capisco questa cosa dei palinsesti tv: i film iniziano sempre più tardi, intervallati da lunghi spot e tgcom e previsioni del tempo, ... e ora che finiscono è mezzanotte. Se uno non è malato e va al lavoro normalmente (tipo me) non ce la fa a stare sveglio e fare le ore piccole!
Comunque il film era proprio quello che mi ci voleva ieri sera: una commedia romantica, senza sforzi intrepretativi, un film passivo ma tanto carino, con Jude Law che... più lo guardo e più mi fa ahhhhhhh. On tv.

Babel. Questa è la pellicola che più in assoluto ho visto a pezzi. Prima su Sky appena iniziato o a metà o a 10 minuti dalla fine, poi su dvd con sottotitoli in inglese e doppiato a metà :o
Però se mi intestardisco a vederlo un motivo c'è: Babel più che un film politico è un film intriso di spiritualità, quella spiritualità che gli individui sono costretti a concepire per dare un senso alle loro sventure. La sceneggiatura di Arriaga è potente e coraggiosa, non indietreggia di fronte alle scorrettezze e alle forzature: le storie disegnano incastri difficili, addirittura stridenti (come nel caso del raccordo tra il segmento marocchino e quello giapponese), ma quello che potrebbe apparire artificioso (narrativamente) e canagliesco (moralmente) è in realtà il segno di una scrittura che tratta le situazioni come banco di prova degli individui. La forte drammaticità degli eventi diventa allora il tratto che fa risaltare la statura morale dei personaggi, la loro sofferta umanità. Compassione è la parola chiave, culmine di una straziante crescita interiore, anche e soprattutto quando questa evoluzione coincide con il riconoscimento dei propri errori, con la sconfitta, la resa. On dvd.


Nuovo Cinema Paradiso. Stupendo. La fotografia dei film di Tornatore è sempre superba, la pellicola si trasforma in leggera carta velina e ciò che appare sullo schermo è così trasparente che ci si immerge totalmente nella trama compatendo gli stessi sentimenti dei protagonisti. On dvd.

Io e Beethoven. Proprio un'americanata. Ma le musiche del maestro ne valgono la visione.On tv.



3 commenti:

Anonimo ha detto...

L'ho visto anch'io ieri sera e non era male!
Mi dispiace per la tua influenza e ti auguro una pronta guarigione :-)
Baci :-****

Verde ha detto...

tieni duro campanellino, ho appena passato l'influenza anche io e non riuscivo nemmeno a guardare la tv da tanto ero inebetita ;-)
però L'amore non va in vacanza...carinoooooooo

Lucy ha detto...

x l'amore non va in vacanza concordo...
x Babel... secondo me la parola chiave era "comunicazione" (adoro quel film... visto 4 volte... colonna sonora stupenda)
x Nuovo Cinema Paradiso: il cinema che tributa il cinema, con velo romantico. Nella top ten
:-*