venerdì 26 settembre 2008

SE NON HA UN SENSO DOMANI ARRIVERA' LO STESSO

Prima settimana di lavoro terminata. Un lavoro serio finalmente, dopo una serie di stage, collaborazioni, prese in giro... un lavoro in un'agenzia di comunicazione a tempo determinato s'intende, ma almeno assicurato.
Mi piace, l'ambiente è bello, seppur piccolo, i colleghi simpatici e collaborativi, ma nonostante ciò ho qualche perplessità:
1. Secondo voi è peggio/meglio farsi un'ora e mezza di strada in auto o fare 5 fermate di treno cambiandone 3?
2. Come fa chi lavora 8 ore al giorno a fare i mestieri, lavare, stendere, stirare, fare la spesa, cucinare, andare in palestra, piscina e andare a letto dopo le 21.30?
3. Come fanno i blogger a fare quello che fanno durante le ore di lavoro?

Una novellina attende risposte.
Ringrazio tutti cordialmente e auguro un buon fine settimana.

Camp*

martedì 23 settembre 2008

DIVENTARE GRANDI

Vuol dire anche stirarsi da sola la camicia bianca per il primo giorno di lavoro ;)



venerdì 19 settembre 2008

PARENTESI TONDA


BASTA AGLI APPLAUSI AI FUNERALI



lunedì 15 settembre 2008

SAN LUISS, SAN LUISEN & LA TURTA DE LACC

Giorni di festa in quel de lisolachenonc'è: da una settimana si stanno svolgendo le celebrazioni per la festa patronale che si concluderà oggi, san Luisen-san Luigino-, con la processione per le vie del paese del santo e i fuochi artificiali.

Primo paradosso.

Il patrono è appunto san Luigi Gonzaga, commemorato da tutti il 21 giugno, ma essendo periodo di mietitura del grano, da 200 anni si è soliti festeggiarlo la seconda domenica di settembre.

Secondo paradosso.

Come in ogni festa paesana c'è una parte sacra e una profana. A nessuna delle due partecipa l'amministrazione comunale se non concedendo un piazzale per l'allestimento dei baracconi (le giostre) che ricoprono appunto la parte profana (ndr. quelli dei baracconi hanno rubato i fiori finti al cimitero-tra cui ai miei bisnonni- per abbellire le giostre: denuncia in corso).
La parte sacra invece è gestita interamente dalla parrocchia che ha organizzato tra una celebrazione e l'altra concerti d'organo, pesca di beneficenza, serate musicali, concorsi fotografici, banchetti culinari con la collaborazione del Gruppo Alpini, giochi e spettacoli per bambini, e fuochi d'artificio.

Terzo paradosso.
Dolce tipico di questi giorni è la turta de lacc (torta di latte). Da quando sono piccola ho sempre sentito dire "La ricetta o-ri-gi-na-le della turta de lacc è come la faccio io!" e mai che fosse uguale ad un'altra. C'è chi mette il cioccolato, chi solo il cacao, chi gli amaretti, chi il cedro candito, chi la fa bassa, chi la fa alta, alcuni mettono i pinoli, altri solo l'uvetta, chi la fa cuocere dal panettiere chi la compra già fatta.

Me la fo' basa, sensa ciuculat ma col cacao apèna, pièna rasa de candì, pinòi e uva pasa. Ghè meti i biscott trità, i amarett e la fò coss nel mè furno.


lunedì 8 settembre 2008

CADRANNO MILLE PETALI DI ROSE


Estate
Sei calda come i baci che ho perduto
Sei piena di un amore che è passato
Che il cuore mio vorrebbe cancellare

Estate
Il sole che ogni giorno ci scaldava
Che splendidi tramonti dipingeva
Adesso brucia solo con furore

Tornerà un altro inverno
Cadranno mille pètali di rose
La neve coprirà tutte le cose
E forse un po' di pace tornerà

Estate
Che ha dato il suo profumo ad ogni fiore
L' estate che ha creato il nostro amore
Per farmi poi morire di dolore


Estate, Bruno Martino

sabato 6 settembre 2008

ORE GIAPPONESI*

Da quando è tornato dal Giappone mio fratello non fa altro che parlare e parlare, ricordare aneddoti, città visitate, cibi assaggiati, storie di personaggi strani e peripezie varie. Lui che solo per una mancata coincidenza astrale non è nato lì, visto che sa praticamente ogni cosa e di più della cultura nipponica.
Sembra sia stato su un altro pianeta. Altra cultura. Altri scopi, altri metodi. Altra vita.
E' arrivato carico di regali, gadgets di Hello Kitty per me, borsettina tipica per la mamma, sakè e dolcetti di riso e fagioli rossi, i mochi, per papà.
E pensare che del Paese del Sol Levante sapevo due cose in croce: che è il paese del sushi, dei bonsai, di geishe e samurai, del maestro Hayao Miyazaki (di cui mi sono vista tutta la filmografia) che forsenontuttisanno essere il disegnatore di Heidi, Conan e dei più recenti Il castello errante di Howl e La città incantata, i miei preferiti in assoluto (è in gara alla Mostra di Venezia con Ponyo sulla scogliera)
Ma dicevo, sapevo poche cose e invece adesso mi ritrovo a rielaborare i suoi racconti e pensare che 12 ore di volo ti trasportano in un'altra dimensione dove i rituali antichi si fondono con la più avanzata tecnologia aliena, che comprare un biglietto per un museo è più complicato che leggere gli ideogrammi, ma che poi se dici che sei italiano il museo (di Myazaky) lo aprono solo per voi ;) che non mangiano solo pesce crudo di balena ma anche dolcetti dai colori fosforescenti e spaghetti annegati in una brodaglia (i ramen), che hanno distributori di ombrellini per la città in caso piovesse, che le carpe che Sampei faticava a prendere ce ne sono tantissime in ogni laghetto o pozzanghera :D, che i ristorantini come quello di Marrabbio in Kiss me Licia esistono davvero, ma soprattutto che i treni là vanno a 200km/h e passa e che sono sempre puntuali, precisi e puliti... ecco solo per questo io mi trasferirei là.
Ma per il resto, la mia coincidenza astrale non ha sbagliato di un secondo.


*Ore Giapponesi, Fosco Maraini

giovedì 4 settembre 2008

OHMMMMMMMMMM

Devo stare calma.
Non posso consumare tutto il relax e il buonumore accumulato in questa settimana di vacanza in meno di 24 ore dal mio ritorno.
Inspira.
Espira.