giovedì 3 luglio 2008

DA MADRE A FIGLIO

Ho tratto questo brano dall'editoriale di Elle. E' una dolce confidenza di una madre a suo figlio adolescente... l'ho letto e ho subito pensato: chissà come sarebbe l'altra parte del cielo se avesse costantemente tali consigli? Forse sarebbe tutto meno complicato.

Tu non me lo chiederai mai, figuriamoci. Ma lascia che ti racconti, anche così, da lontano, due o tre cose che ho imparato nel tempo.
La prima è che non siamo così diversi. " Guarda che gli uomini sono fragili come noi", mi disse tanti anni fa un'amica navigata. Da allora ho provato a mettermi nei loro panni, a guardare con i loro occhi, a non immaginarli sempre indifferenti, tetragoni, duri, presi da pensieri più importanti, da sfide più ardite, da donne più belle. [...] ti basti sapere che di fronte all'amore siamo tutti intimiditi, spaventati, spiazzati. Regrediamo, ci blocchiamo, ci confondiamo. Lo so che è terribile perdere le certezze, ma arrenditi. Succede anche a chi è molto più grande di te: "L'inconscio ha sempre sedici anni", sorrideva indulgente lo psicoanalista Cesare Musatti. Pensa: qualcosa che rimane sempre giovane, leggero e impertinente... non è meraviglioso? E veniamo a noi. Lo so che ora le tue compagne ti sembrano supertoste, hanno la battuta pronta e fanno gruppo. Ma non ti lasciare ingannare. Anch'io facevo la spavalda: ma era paura, proprio come quella che hai tu.

La seconda è che la gentilezza è una virtù antica, ma irresistibile. Perchè tutti amiamo ricevere attenzione, garbo, delicatezza. Non credere agli sciupafemmine, ai supermachi, ai grandi esibizionisti. Tanti anni fa, di questi tempi, conobbi quello che allora era il latin lover più apprezzato della riviera romagnola. Trecento donne a stagione, e non valevano solo quelle baciate. "Sai, io sono sempre zentile", mi aveva spiegato dolcemente, strascicando la bella esse romagnola, quando gli avevo chiesto il motivo del suo successo. Gli ho creduto allora, gli crederei ancora di più oggi. Tu lo sai bene, perchè quando Vasco Rossi canta "ogni volta che qualcuno si preoccupa per me" io mi sciolgo e tu alzi gli occhi al cielo e dici "Ancora?". Sì, ancora: sii vicino, bastano pochi gesti e prevedere i piccoli desideri. Non ti sarà difficile: sei sempre stato un bambino sensibile.

La terza è che ha ragione la tua prof di italiano quando ti insegna lo Stilnovo. L'amore passa dagli occhi: e la buona notizia è che non avrai bisogno di tante parole, tu che se non sai tutto a memoria vai nel panico. Basterà leggere tra le tue ciglia allungate. Basterà vedere come ti chinerai, tu che sei diventato così alto, verso di lei, e le volgerai uno sguardo di velluto, tuo malgrado, perchè tu moriresti piuttosto di svelarti davvero, ma sarà più forte te. Ti basterà guardarla. Se lei risponderà l tuo sguardo, lo sentirai subito. Facile, no?
E' a quel punto che ti dovrai buttare. Lo so che non ti viene, lo so che tu hai bisogno di essere sempre sicuro, lo so che d'istinto vorrai altre conferme, altri gesti. Ma ascoltami, la vita delle donne è già abbastanza complicata: risparmiale almeno di dover fare anche il primo passo. Buttati con coraggio, che è la virtù vera degli eroi. Buttati anche se non saiche cosa succederà. Buttati e basta: la tua estate è appena iniziata.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Wow. Se mia madre mi avesse parlato così, forse adesso avrei 300 storie per stagione estiva.
Mi mancava il coraggio. Ecco.
Scherzi a parte, bellissime parole.

Campanellino ha detto...

Ma infatti non so se vale per le figlie femmine... ;)

Anonimo ha detto...

Buona giornata CAMP! ;)